Tappeti ma non solo tappeti. La fine di un mondo, quello dell’arazzo, e la sua continuazione utilizzando il sapere delle maestranze. Leggeri, arazzi da terra, completamento di una esigenza di “horror vacui” che ha ammalato una intera classe borghese dalla fine del 700 a tutto l’800.
Eterei, delicati ed estremamente deperibili. Costosi, denotanti cultura e ricchezza. Sogni per pochi, fino a qualche anno fa. Complesso il loro restauro, preoccupante la loro collocazione in ambienti moderni di uso dissacrante, ma infiniti come clima, sapore, bellezza.
[alpine-phototile-for-picasa-and-google-plus src=”user_album” uid=”113189203454720319448″ ualb=”5942083838854539665″ imgl=”fancybox” style=”wall” row=”6″ size=”220″ num=”72″ highlight=”1″ align=”center” max=”100″]